Museo d'Arte Religiosa di Oleggio "Padre Augusto Mozzetti"

Il museo si trova all’interno della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, negli oratori ricavati su due piani ai lati della zona dell’altare maggiore

Immagine principale

Descrizione

Fino agli anni Sessanta questi spazi erano usati come sede da alcune tra le più antiche Confraternite oleggesi.
Fondato nel 1970 per volontà di padre Augusto Mozzetti, il museo raccoglie un vasto repertorio di manufatti (databili tra XIV e XX secolo) legati alle chiese, alle confraternite e agli oratori del paese.
La collezione propone opere di notevole valore artistico: dipinti, sculture, arredi e paramenti liturgici, in un percorso espositivo che mostra pregevoli esempi di manifattura artigianale, tessile, lignea e di oreficeria. Si tratta di testimonianze relative ad aspetti liturgici, ma anche alla devozione popolare, come nel caso dell’ampia collezione di tavolette ex-voto.
 
Tra le opere più interessanti si segnalano:

l’affresco trecentesco che rappresenta la Madonna col Bambino, staccato dalla chiesa di Santa Maria Annunciata
la scultura in legno dipinto e dorato, della Madonna col Bambino, (XV secolo), proveniente dall’oratorio di Santa Maria in Galnago: attribuibile ad un maestro attivo nell’area dell’arco alpino;
la tela con la Madonna delle rose, attribuita a Bernardo Zenale e datata tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo: la Vergine è raffigurata con il Bambino in braccio, accompagnata da due santi domenicani, circondata dai committenti e dai devoti.
Una sezione del museo è stata da pochi anni allestita all’interno dell’oratorio di Santa Croce nella piazza antistante la parrocchiale: qui sono raccolti volumi appartenenti all’archivio storico delle Confraternite e alla biblioteca dei parroci, i più antichi dei quali risalgono al ‘500.
Curiosità:
Tra gli oggetti conservati nel museo si trova un drago in ferro dipinto, realizzato verso fine la dell’Ottocento. Il drago, sorretto da un’asta, veniva esposto fino a pochi decenni fa durante le Rogazioni, le processioni che si svolgevano nelle campagne per favorire il raccolto. La chiusura delle sue parti snodate (zampe, testa, ali, coda) durante le fermate delle funzioni religiose simboleggiava la potenza della fede sul male, evocando benedizioni propiziatorie.

Note:
Bernardo Zenale
(Treviglio 1460 ca. – Milano 1526)
Pittore, architetto e trattatista italiano, la sua attività giovanile fu segnata da un’intensa collaborazione con Bernardino Butinone, caratterizzata dall’influenza dell’arte ferrarese e da una significativa attenzione per le regole architettoniche e prospettiche, in cui si avverte l’influsso bramantesco. 
Alla fine del secolo si avvicinò allo stile lombardo e successivamente fu ispirato dall’arte di Leonardo Da Vinci. Fu molto attivo a Milano, dove lavorò anche come architetto presso la fabbrica del Duomo. Le sue opere si possono trovare in altri centri lombardi, a Brescia, presso la Certosa di Pavia o a Treviglio dove dipinse il suo capolavoro: il grande polittico per la chiesa di San Martino.

Modalità di accesso:

Accesso libero.

Indirizzo

Contatti

  • Telefono lun/ven 9.00-12.00: 3201148019
  • Telefono lun/ven ore 15.00-19.00: 3491537792
  • Telefono sabato 9.00-12.00/14.00-17.00, domenica 9.00-12.00: 3473614587
  • Email: mar.oleggio@gmail.com

Pagina aggiornata il 15/05/2024